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Area di ricerca: COLLANA
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1.
€ 31,00
EAN-13: 9788856847420
Roberta Cipollini
Paesaggi marginali Romanes a Roma. Organizzazione sociale, modelli culturali, caratteri socio-demografici
Edizione:Franco Angeli, 2013
Collana:Sociologia delle migrazioni e dello sviluppo

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Prezzo di acquisto€ 31,00
DescrizioneLe popolazioni romanes, nella loro multiforme configurazione, rappresentano la minoranza transnazionale più numerosa dell'Europa, insediate in ogni nazione con comunità  più o meno numerose. Pur presente in ogni società , il popolo romanà­ è rimasto appartato, poco conosciuto nei valori culturali che ha tenacemente conservato nel corso dei lunghi secoli seguiti alla diaspora dalle regioni del nord-ovest dell'India, spesso temuto, tenuto ai margini, perseguitato. Esso ha proiettato nelle società  in cui si è insediato l'ombra di un popolo difforme, non assegnabile ad alcun territorio eppure diffuso ovunque, con una propria lingua, un' organizzazione sociale, valori comunitari conservati in un contesto di emarginazione e di ostilità  diffusa. La ricerca si è inoltrata, attraverso l'analisi secondaria di dati statistici, in un percorso di conoscenza di una parte di questo antico popolo, rilevando le caratteristiche socio-demografiche, l'organizzazione sociale, i percorsi di mobilità  territoriale che hanno condotto nella città  di Roma reti di famiglie profughe dalle guerre nella ex-Jugoslavia e dalle condizioni di deprivazione sociale e culturale sopravvenute in Romania e nell'est europeo. Ne è emersa l'immagine di un popolo giovane, la cui organizzazione sociale è basata sulla famiglia allargata, punto di riferimento della formazione dell'identità  romanà­, e che è giunto nella città  di Roma dopo un graduale percorso di avvicinamento tracciato dai legami familiari e comunitari. La ricerca, inoltre, ha preso in considerazione, attraverso un percorso di analisi qualitativa, la realtà  socio-culturale di alcuni "campi nomadi" presenti nella città , strutture transitorie, perlopiù lontane dal contesto urbano e segnate da degrado e isolamento relazionale, nel quadro di interventi emergenziali da parte delle pubbliche autorità  estranei ad un progetto di dignitosa e civile inclusione. La rappresentazione dei rom come nomadi ha segnato il loro destino: la predisposizione dei "campi sosta" come unica possibilità  di insediamento in attesa che essi decidano di riprendere il viaggio. Roberta Cipollini , insegna presso il Dipartimento di Comunicazione e ricerca sociale dell'Università  di Roma, Sapienza. Tra le sue pubblicazioni L'organizzazione del lavoro in edilizia (Angeli, 1979); Management e struttura organizzativa: il caso del Comune di Roma (Angeli, 1984, con altri autori); Contro il seme di Abramo. Indagine sull'antisemitismo a Roma (Angeli, 1984, con altro autore). Ha curato i volumi Stranieri. Percezione dello straniero e pregiudizio etnico (Angeli, 2002) e Stranieri nella metropoli , num. mon. di "Sociologia e ricerca sociale", n. 83, 2007.

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2.
€ 29,00
EAN-13: 9788856840018
Eide Spedicato Iengo
Migrare al femminile in una provincia del Centro-Sud. Aree critiche, traiettorie lavorative, strategie d'inserimento
Edizione:Franco Angeli, 2013
Collana:Sociologia delle migrazioni e dello sviluppo

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Prezzo di acquisto€ 29,00
DescrizioneLe migrazioni femminili non sono un evento nuovo nella storia; eppure nella lettura del fenomeno migratorio le donne sono state lasciate a lungo sullo sfondo della scena o, al più, sono state fissate nel ruolo di comparse di un esodo declinato al maschile. Se sulla vicenda dei migranti, infatti, la letteratura è tanto ricca quanto puntigliosa, sul disagio, sulla fatica, sullo straniamento e sul lavoro delle donne che, oggi come nel passato, hanno partecipato ai flussi migratori, le notizie si fanno più scarse e frammentarie. Questo volume si pone l'obiettivo di contribuire a colmare questa lacuna attraverso la presentazione dei risultati di un'indagine proposta dal Consiglio territoriale per l'immigrazione della Prefettura di Chieti e coordinata dal CISM (Centro Interdipartimentale sulla Società  multiculturale) dell'Ateneo "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara. Concepita in veste di strumento conoscitivo per verificare la qualità  e il grado di inserimento e di integrazione delle donne immigrate nel territorio provinciale, questa ricerca ha descritto gli inciampi e i perimetri di instabilità , ma anche le espressioni di inclusione e i circuiti di riconoscimento delle straniere residenti in quelle realtà  che, un tempo centrifughe, sono oggi palcoscenico (spesso indifferente, talora ostile, sovente allarmato) di esodi rovesciati. Il testo offre, dunque, un insieme di conoscenze sulla realtà  delle migrazioni femminili utili a operatori sociali, ricercatori, mediatori culturali e linguistici, insegnanti, sindacalisti, associazioni datoriali, funzionari ed amministratori pubblici. Eide Spedicato Iengo è professore associato di Sociologia Generale nella Università  "G. d'Annunzio" di Chieti-Pescara e insegna Sociologia Generale presso la Facoltà  di Scienze Sociali e presso la Facoltà  di Scienze della Formazione nell'Università  degli Studi Telematica "Leonardo da Vinci". Dirige il "Centro Interdipartimentale sulla Società  Multiculturale". Tra i suoi contributi più recenti: Sviluppo globale e sfide locali. Il caso della Provincia di Mendoza , 2009; Abruzzo, regione del mondo. Letture interdisciplinari sull'emigrazione abruzzese fra Ottocento e Novecento , 2010 (con L. Giancristofaro); Gli adolescenti e la famiglia, ieri e oggi , 2011 (con G. P. Di Nicola). Vittorio Lannutti è sociologo, formatore e counselor. È cultore della materia presso la cattedra di Sociologia dell'Università  "G. d'Annunzio" di Chieti-Pescara e dottorando in Scienze Sociali nello stesso Ateneo. Sul tema dell'immigrazione ha svolto diverse ricerche, che hanno portato alla pubblicazione di saggi e articoli scientifici.

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3.
€ 28,50
EAN-13: 9788846460400
Giuseppe Scidà 
Avventure e disavventure della sociologia dello sviluppo
Edizione:Franco Angeli, 2013
Collana:Sociologia delle migrazioni e dello sviluppo

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Prezzo di acquisto€ 28,50
DescrizioneQuesta nuova edizione, completamente riscritta, di Avventure e disavventure della Sociologia dello sviluppo , la cui struttura - affrontando sistematicamente strumenti e teorie - è specificatamente pensata per la didattica, si articola in tre parti. La prima mette a fuoco alcune delle questioni introduttive: cosa si è inteso in passato e si intende oggi quando si parla di sviluppo? Come sono cambiati, parallelamente al mutare del concetto, i metodi di misura? Ancora, su quali basi sono nate e sono andate costituendosi le discipline che se ne occupano? La seconda presenta le teorie che la sociologia, nell'epoca d'oro del secondo dopoguerra così profondamente permeata di accesi contrasti politici, ha messo in campo nel tentativo di far luce sui primi e incerti passi compiuti nell'impervia sfida dello sviluppo. La terza parte, infine, presenta la crisi dei paradigmi attraversata dalle precedenti teorie e il conseguente insorgere di nuovi orizzonti teorico/pratici di riferimento nell'interminabile impegno per promuovere condizioni più umane per tutti i popoli del mondo. Il volume è arricchito da indici, box, e rinvii a sette ricerche rispettivamente dedicate: alla cooperazione allo sviluppo delle ong italiane, all'analisi di quattro aree dei PVS (Tanzania, Bolivia, Isole Maurizio, NICs asiatici) e a due drammatici problemi sociali come il lavoro minorile e i favelados. Le ricerche sono disponibili nel sito www.francoangeli.it/bibliotecamultimediale. Giuseppe Scidà  insegna Sociologia economica e dello sviluppo e Sociologia delle migrazioni nella Facoltà  di Scienze Politiche "Roberto Ruffilli" dell'Università  di Bologna, dopo aver insegnato alle Università  di Trento e di Padova. È autore di numerose pubblicazioni su queste tematiche, fra le più recenti ricordiamo: Sociologia dello sviluppo (Jaca, 1997); Stranieri in città  (FrancoAngeli, 1993); Sociologia delle migrazioni e della società  multietnica (FrancoAngeli, 2002); gli ultimi due scritti con Gabriele Pollini.

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4.
€ 22,00
EAN-13: 9788846464071
Paola D'Ignazi
Migrazione femminile. Discriminazione e integrazione tra teoria e indagine sul campo
Edizione:Franco Angeli, 2013
Collana:Sociologia delle migrazioni e dello sviluppo

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Prezzo di acquisto€ 22,00
DescrizioneLe protagoniste sono le donne straniere residenti in Italia, che raccontano la propria esperienza di immigrate, esplicitando problemi che sono comuni agli individui "migranti", in una società  sempre più marcatamente multicutlurale e multietnica, ed aspetti relativi alla faticosa e a volte conflittuale ridefinizione di un'identità  femminile che si colloca tra due diverse culture, quella della comunità  di appartenenza e quella di accoglienza. Il testo, che rappresenta un momento di ascolto e incontro con le protagoniste di una realtà  silente, sempre più ampia nel tessuto sociale del nostro paese, illustra invece in chiave problematica le molteplici sfaccettature di questo universo femminile. L'intento della ricerca, che si avvale della testimonianza diretta delle donna immigrate, è quello di mettere a fuoco le modalità  attraverso cui le stesse compiono il difficile processo di adattamento ed integrazione nel tessuto sociale di un paese straniero, conciliando in modo personale, valori, abitudini, stili di vita, attese e delusioni, difficoltà  obiettive e progetti di vita. Il ruolo e le problematiche propriamente femminili attraverso il racconto autobiografico, rendono possibile l'individuazione dei problemi di inserimento, discriminazione e integrazione che talvolta possono sfuggire alle indagini basate sui dati quantitativi ufficiali. L'indagine, dando voce alle donne, fa risaltare la loro storia, il vissuto personale nello scenario ormai planetario della migrazione di popolazioni in tempi di globalizzazione. Paola D'Ignazi , docente del laboratorio di Pedagogia interculturale presso la Facoltà  di Scienze della Formazione dell'Università  "Carlo Bo" di Urbino, ha pubblicato saggi e articoli sul problema dell'educazione interculturale. Rosella Persi , ricercatrice di Pedagogia generale presso la Facoltà  di Scienze della Formazione dell'Università  "Carlo Bo" di Urbino e ivi docente di Pedagogia interculturale, ha pubblicato saggi e articoli sul problema dell'educazione interculturale e volumi sull'educazione ambientale fra cui, per i tipi FrancoAngeli, L'ambiente a scuola. Processi cognitivi e approcci metodologici (2003).

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5.
€ 29,50
EAN-13: 9788856801262
Grzegorz J. Kaczynski
Il paesaggio multiculturale. Immigrazione, contatto culturale e società  locale
Edizione:Franco Angeli, 2013
Collana:Sociologia delle migrazioni e dello sviluppo

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DescrizioneIl fenomeno migratorio presenta una complessità  che si manifesta in due dimensioni, interna ed esterna. La prima riguarda la sua struttura, dinamica e finalità ; la seconda invece si configura in stretta relazione con il contesto, quindi tramite le sue funzioni di carattere sociale, demografico, economico e culturale. Ma un'analisi di questo fenomeno, che prenda in considerazione tali dimensioni, per quanto possa essere oggettiva, approfondita e comparata, non sarà  mai sufficiente a spiegarlo se ignorerà  il suo aspetto umano. È un aspetto che si traduce nelle esperienze, ovvero decisioni, speranze, successi e delusioni dei migranti stessi, quindi partecipanti, anzi autori del fenomeno. E non soltanto per loro; il significato, la dinamica, le funzioni del fenomeno migratorio dipendono dal contesto sociale e cioè sia dall'ambiente da cui provengono i migranti sia dall'ambiente in cui arrivano. Questo significa che le persone concrete non possono mai rimanere meri osservatori ma diventano anch'essi, in modo diverso, partecipanti dell'evento in quanto il loro modo di percepirlo, accettarlo o meno, è di importanza sostanziale. Il fenomeno migratorio, come tutti i fenomeni umani, prima di essere una realtà  fisica, è una realtà  costruita culturalmente e percepita come tale. Quindi la migrazione è un fatto che si compie negli spazi e tempi concreti in cui avviene un incontro di due o più mondi diversi, un contatto di culture che si può manifestare come convergenza o divergenza nella percezione della realtà , dei linguaggi diversi: una nuova torre di Babele. Pertanto tutte e due le realtà  vanno spiegate, ma la seconda anche compresa. L'interdisciplinarietà , quindi, deve essere intesa come una sorta di paradigma nell'approccio al fenomeno migratorio e consiste nel mettere assieme diversi punti di vista, determinati dalle specificità  epistemologiche di ogni disciplina scientifica. Tale paradigma è inscritto nella struttura di questo volume nel quale non si pongono limiti temporali e spaziali ma in cui, per motivi voluti e comprensibili, la realtà  siciliana è stata prediletta. Grzegorz J. Kaczynski, già  professore aggiunto all'Accademia Polacca delle Scienze di Varsavia, è docente di Sociologia presso la Facoltà  di Scienze della Formazione nell'Università  di Catania. Tra le sue pubblicazioni più recenti possiamo ricordare Conoscenza come professione. La sociologia della conoscenza di Florian Znaniecki (2000); Il sacro ribelle. Movimenti religiosi e contatto culturale in Africa (2005) e, tra i volumi da lui curati, Stranieri come immigrati. Fra integrazione ed emarginazione (2006).

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6.
€ 35,00
EAN-13: 9788856813036
Grzegorz J. Kaczynski
Processo migratorio e dinamiche identitarie
Edizione:Franco Angeli, 2012
Collana:Sociologia delle migrazioni e dello sviluppo

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Prezzo di acquisto€ 35,00
DescrizioneLa migrazione è un processo sociale legato allo spostamento spaziale dei persone che determina un mutamento dei loro valori sociali e del modello dei riferimenti simbolici. Il carattere di massa e internazionale di questo fenomeno non solo non falsifica tale paradigma sociologico ma ne rafforza la valenza in quanto espone la sua dimensione umana. Infatti, dietro la realtà  oggettiva, espressa da statistiche di vario genere, c'è sempre un uomo concreto, agente, prima nel formulare una ragione per cui emigrare, diventare straniero, dopo nel trovare le motivazioni per affrontare la condizione di immigrato e alla fine nel decidere se e come integrarsi nella società  in cui vive. È pertanto un processo composto non da due fasi, emigrazione-immigrazione, come s'intende di solito, ma da tre fasi in cui una persona si trova in relazione dialettica con la nuova realtà  che fortemente condiziona anche la sua identità . Proprio per questo tutti gli immigrati cercano un appoggio nella solidarietà  dei loro simili, più simili possibile, formando in seguito gruppi di minoranza distinti dalla propria identità . In tal modo un percorso individuale si trasforma in un processo sociale di costruzione di una società  plurale, in particolar modo quella multietnica e multiculturale. Nel volume si propone un'analisi sociologica di tali fenomeni nella quale gli aspetti teorici sono integrati da quelli empirici e diacronici. Grzegorz J. Kaczynski è professore di Sociologia all'Università  di Catania. Per i nostri tipi ha pubblicato i volumi: Conoscenza come professione. La sociologia della conoscenza di Florian Znaniecki (2000, trad. francese, L'Harmattan, 2008) e, a sua curatela, Il paesaggio multiculturale. Immigrazione, contatto culturale e società  locale (2008).

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7.
€ 22,00
EAN-13: 9788820408428
Fabio Perocco
Trasformazioni globali e nuove disuguaglianze. Il caso italiano
Edizione:Franco Angeli, 2012
Collana:Sociologia delle migrazioni e dello sviluppo

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Prezzo di acquisto€ 22,00
DescrizioneAlle disuguaglianze storiche, di classe, di genere, di generazione, territoriali, si è aggiunta in Italia negli ultimi decenni anche una disuguaglianza razziale. Che è di carattere multidimensionale poiché interessa tutti gli aspetti della vita sociale degli immigrati, dal lavoro alla sfera giuridica, dalla condizione abitativa alla salute, dalle rappresentazioni pubbliche alla scuola. Nel processo di formazione di questa nuova disuguaglianza hanno avuto un ruolo fondamentale il mercato del lavoro, l'ordinamento giuridico e il sistema dei mass-media, che hanno agito attraverso specifici meccanismi generativi come la selezione delle popolazioni immigrate, la precarizzazione e lo sfruttamento differenziale del lavoro immigrato, la creazione di un diritto speciale e la stratificazione dei diritti, il razzismo e la stigmatizzazione "simbolica". Questa nuova disuguaglianza è esaminata nel volume come parte integrante di un fenomeno mondiale, di un sistema delle disuguaglianze sociali esistente a livello globale, preesistente alle idee e alle politiche neo-liberiste, ma da queste riforgiato ed esasperato. Attraverso un confronto con i principali contributi sociologici sulle trasformazioni avvenute in Occidente negli ambiti del lavoro, delle classi sociali, dello stato, la formazione di questa nuova disuguaglianza viene collocata all'interno dei processi sociali generali dipanatisi negli ultimi decenni, in particolare delle trasformazioni globali avvenute nel solco della mondializzazione neo-liberista, che ha accentuato le vecchie disuguaglianze e prodotto nuove disuguaglianze, generando una globalizzazione della polarizzazione sociale all'interno dei singoli paesi. Da questo confronto emerge che le nuove disuguaglianze, comprese quelle legate allo statuto migratorio, non sono un fenomeno limitato all'Europa e agli Stati Uniti: interessano non solo i paesi poveri del Sud del mondo ma anche le nuove potenze economiche come la Cina, alla cui immigrazione interna è dedicato il capitolo finale del libro in quanto esempio paradigmatico del sistema dei nessi esistenti tra trasformazioni sociali, migrazioni di massa, disuguaglianze. Fabio Perocco insegna Sociologia delle disuguaglianze e Sociologia delle migrazioni e delle relazioni interculturali all'Università  Ca' Foscari Venezia. È responsabile dell'attività  didattica del Master sull'Immigrazione e coordina il Laboratorio di ricerca sull'immigrazione ivi istituiti. Per i tipi FrancoAngeli ha curato: Immigrazione e trasformazione della società  (con P. Basso, 2000); Gli immigrati in Europa. Disuguaglianze, razzismo, lotte (con P. Basso, 2003); I sikh. Storia e immigrazione (con D. Denti, M. Ferrari, 2005); Razzismo al lavoro. Il sistema della discriminazione sul lavoro, la cornice giuridica, gli strumenti di tutela (con M. Ferrero, 2011).

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8.
€ 17,00
EAN-13: 9788856807165
Enzo Colombo
Una nuova generazione di italiani. L'idea di cittadinanza tra i giovani figli di immigrati
Edizione:Franco Angeli, 2012
Collana:Sociologia delle migrazioni e dello sviluppo

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Prezzo di acquisto€ 17,00
DescrizioneL'intensificarsi degli effetti dei processi di globalizzazione e, in particolare, dei crescenti flussi migratori, trasformano l'idea di cittadinanza. La crisi di una piena coincidenza tra comunità  politica, comunità  di residenti e comunità  che si riconosce in un ethos nazionale rende problematica la conservazione di quel delicato equilibrio tra inclusione ed esclusione, universalismo e riconoscimento delle differenze, su cui ha trovato fondamento l'idea moderna di cittadinanza. La cittadinanza diviene allora uno dei luoghi principali di confronto e contesa sulla sovranità  e sull'identità , include domande di riconoscimento delle differenze collettive e, più in generale, veicola istanze di trasformazione delle regole di gestione dello spazio pubblico e di quello politico. I processi migratori sembrano particolarmente efficaci nel mettere in luce le incongruenze tra due dimensioni che hanno caratteristiche l'idea classica di cittadinanza: garantire l'inclusione e l'ampliamento della partecipazione alla vita comune di tutti coloro che vivono all'interno del territorio della comunità  escludendo chi viene definito estraneo. La questione appare particolarmente rilevante in Italia dove una legge sulla cittadinanza ispirata da un rigido ius sanguinis rende molto difficile il riconoscimento dello status di cittadino per chi, pur essendo nato in Italia e avendo qui trascorso tutta la sua vita, ha genitori stranieri. Questa ricerca illustra come le "seconde generazioni" parlano della cittadinanza e quale senso assume per loro dirsi e sentirsi italiani. Comprendere meglio il loro interesse per l'acquisizione della cittadinanza italiana ci è parso un buon punto di partenza per riflettere su come sta cambiando la società  italiana e la nostra idea di "italianità ". Enzo Colombo è docente di Sociologia dei processi culturali e di Sociologia delle relazioni interculturali presso l'Università  degli Studi di Milano. Sul tema ha pubblicato Le società  multiculturali (Roma 2002), Stranieri & italiani (con R. Bosisio, L. Leonini, P. Rebughini) (Roma 2005), Multiculturalismo quotidiano. Le pratiche della differenza (con G. Semi) (Milano 2007). Lorenzo Domaneschi è dottore di ricerca in Sociologia e collabora con il Dipartimento di Studi sociali e politici dell'Università  degli Studi di Milano. Si occupa di comunicazione, consumi culturali e costruzione sociale dell'identità . Chiara Marchetti è dottore di ricerca in Sociologia e collabora con il Dipartimento di Studi sociali e politici dell'Università  degli Studi di Milano. Sul tema ha pubblicato Un mondo di rifugiati: migrazioni forzate e campi profughi (Bologna 2006), Cittadini possibili. Un nuovo approccio all'accoglienza e all'integrazione dei rifugiati (con M. Ambrosini) (Milano 2008)

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